Servizi

Bambino/Adolescente
La psicoterapia in età evolutiva è un metodo di cura per bambini e adolescenti, che manifestano disagi specifici o attraversano periodi di crisi legati alla crescita; ha pertanto una funzione preventiva per l’insorgere e alla cronicizzazione di un disagio in età adulta. Rispetto alla psicoterapia con gli adulti, quella dedicata a quest’utenza ha degli strumenti terapeutici specifici, utilizzati in funzione dell’età (come il dialogo, l’osservazione diretta, il gioco, il disegno ecc.), che mettono il bambino e l’adolescente a proprio agio, favorendone la libera espressione creativa di tematiche consce ed inconsce. I genitori vengono coinvolti con incontri periodici a loro dedicati, per aiutarli a comprendere le difficoltà del proprio figlio e a sostenerne il cambiamento nel suo ambiente naturale.
Etnopsicologia e terapia in lingua inglese
L’approccio Etno-Sistemico-Narrativo esprime un interesse particolare per i fattori interpersonali oltre che per quelli esclusivamente intrapsichici, prendendo in seria considerazione il rapporto tra cultura, psiche e società. Da un lato, l’approccio si concentra sul lavoro psicoterapeutico con individui, coppie, famiglie e gruppi, attraverso l’approccio sistemico-relazionale. Dall’altro, forma ad un approccio ETNOPSI, fondamentale per il lavoro con i vissuti migratori, la creolizzazione, le seconde generazioni e le coppie miste. Questo approccio è utile tanto per il lavoro con i migranti, quanto per quello con gli “autoctoni”. Il percorso terapeutico può avvenire anche in lingua inglese per poter permettere al paziente di sentirsi a proprio agio e di riuscire ad esprimersi al meglio.


Neuropsicologia e supporto al caregiver
La neuropsicologia clinica è una disciplina che si occupa di studiare i processi cognitivi e comportamentali, in particolar modo per quanto riguarda persone anziane o con malattie neurologiche (come malattia di Alzheimer, Parkinson, ictus). Effettuare una valutazione è utile quando si osservano difficoltà di memoria, attenzione, linguaggio. La valutazione ha lo scopo di capire se si tratta di un normale processo di invecchiamento o di un processo degenerativo e, di conseguenza, valutare se intraprendere un percorso di riabilitazione o stimolazione cognitiva. Fondamentali sono anche il supporto e la formazione ai caregivers (professionali e familiari), ovvero alle persone che si prendono cura di una persona anziana o con un decadimento cognitivo.
Mindfulness
La Mindfulness è una pratica, derivante dalla meditazione classica della tradizione buddista, che esercita la capacità di portare attenzione al momento presente, in modo curioso e non giudicante, aumentando la consapevolezza, la comprensione e l’accettazione profonda di qualunque cosa accada dentro di noi nel momento attuale: la parola inglese “mindfulness” significa proprio “consapevolezza”.
Tale pratica ha un valore preventivo, in quanto permette di imparare a conoscere, accettare e gestire se stessi e i propri stati mentali, ma ha anche un valore curativo in quanto può rivelarsi un utile strumento terapeutico di supporto ai pazienti con stati ansioso-depressivi o che stanno vivendo situazioni dolorose, cariche di emozioni difficili, stress e pensieri negativi.


Terapia familiare/di coppia
La terapia familiare è un modello di intervento psicoterapeutico che ha l’obiettivo di comprendere le complesse dinamiche relazionali che causano sofferenza al singolo o a tutto il nucleo familiare/alla coppia.
La terapia familiare si occupa del sistema “famiglia” e delle sue relazioni. La famiglia, infatti, è il primo luogo in cui ogni individuo si sperimenta, si definisce e impara a dare senso alla realtà. La famiglia è in continuo divenire e proprio per questo è una risorsa importante quando uno dei membri mostra malessere/sofferenza.
La terapia di coppia offre uno spazio alla coppia in cui cercare le origini del conflitto ricostruendo la storia del loro legame. La terapia è quindi uno strumento per conoscersi e comprendersi meglio al fine di ritrovare un equilibrio armonico. Quando la coppia decide di separarsi, invece. la terapia può essere una risorsa per aiutare la comunicazione tra i coniugi.
Psicosomatica
La psicosomatica studia il legame presente tra la psiche e il soma (il corpo), partendo dall’assunto che queste due entità si influenzano reciprocamente ed esprimono la stessa realtà su piani diversi: la psiche su uno più sottile mentale ed emotivo, il soma su uno più materiale e corporeo, in una complessa trama di corrispondenze fra i due. Per somatizzazione si intende proprio il meccanismo che permette di trasformare i processi psichici in somatici, coinvolgendo il sistema endocrino, neurologico, immunitario. Già Jaques Lacan definisce il sintomo “una metafora” ovvero qualcosa che sta al posto di qualcos’altro: un messaggio enigmatico che attende di essere decifrato. Il lavoro terapeutico, a partire dall’analisi di quel peculiare sintomo in quello specifico momento di vita di quel particolare soggetto, portatore di una sua complessità, cerca di comprenderne il significato e di darne un senso soggettivo, al fine di migliorare lo stato di benessere e l’equilibrio emotivo della persona.


EMDR
Approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico. L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo. Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico hanno una desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento. L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette al paziente di cambiare prospettiva e conseguentemente di adottare comportamenti più adattivi.
Nutrizione
Una nutrizione corretta costituisce, assieme a una adeguata attività fisica e al controllo di altri fattori di rischio, come il fumo o l’alcol, un elemento fondamentale nella prevenzione e anche nell’evoluzione di numerose condizioni patologiche come diabete, obesità, ipertensione, sindrome metabolica, tumori, infertilità ecc. La relazione con il cibo è determinata da una rete complessa di fattori: dal rapporto con la propria madre, fonte primaria di nutrimento reale e simbolico, al rapporto con il proprio corpo, dall’esposizione ad eventi traumatici, alle influenze culturali, dai modelli considerati socialmente vincenti alla presenza di determinate intolleranze o abitudini alimentari (come il vegetarianesimo). Inoltre, non di rado le tematiche alimentari nascondono disagi psicologici profondi, riconducibili a anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata (Binge eating disorder) ecc.
